Dodici giorni in Myanmar (ex Birmania): itinerario, informazioni pratiche e consigli per riempire la tua valigia psicologica

18 Maggio 2021
Alba a Bagan Myanmar ex Birmania

È passato più di un anno dal mio viaggio in Myanmar, quasi due settimane intense in uno dei paesi più belli che abbia mai visto, abitato da un popolo tra i più devoti, gentili e umili che abbia mai incontrato – puoi approfondire nella mia lettera d’amore a questo paese.

Ho custodito questi ricordi per troppo tempo, ne ero davvero gelosa, soprattutto nel vedere la situazione attuale così tragica che mostra un paese per me irriconoscibile.

La Birmania che ho avuto la fortuna di vedere era un paese spirituale, autentico, umile e forte.

Ti auguro davvero di poter vivere questo paese in un momento di pace e di riempire occhi e cuore come ho potuto fare io, per questo ci tengo a lasciarti qualche informazione e consigli per organizzare il tuo prossimo viaggio. Perché, te lo prometto, sarà indimenticabile.

Ecco i miei dodici giorni in Myanmar.

 

 

 

 

 

 

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La mia Birmania

 

 

 
 
 
 
 

Dodici giorni in Myanmar: motivi del viaggio [torna al menu]

 

Lele ed io sognavamo di vedere la Birmania da tanto tempo, un paese ancora poco toccato dal turismo di massa in cui è possibile esplorare autentiche tradizioni e far incontri spontanei.

Un luogo dove l’eco dell’antica Burma ancora si fa sentire nei siti archeologici e spirituali di rara bellezza, dove la religione Buddhista permea la quotidianità ed è tangibile in luoghi di culto e di pellegrinaggio.  

Una volta arrivati, ci siamo fatti conquistare da sorrisi meravigliati adornati da guance ricoperte di thanaka – una crema usata per proteggere la pelle dal sole – e ci siamo fatti facilmente convincere nel tenere i piedi scalzi per la maggior parte del tempo nonostante la polvere e il betel – tabacco da masticare – sputacchiato per terra.

È stato un viaggio che ancora oggi ci scalda il cuore ogni volta che guardiamo una delle nostre mille cianfrusaglie portate a casa o le fotografie che abbiamo stampato in un album.

 

LEGGI ANCHE: Il mio viaggio in Myanmar (ex Birmania): Lettera d’amore

 

 

 
 

 

 
 
 
 
 

Viaggio in Myanmar: consigli pratici [torna al menu]

 

 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

Visto e sicurezza [ torna al menu ]

 

 

 

Visto di ingresso

Per entrare in Myanmar è necessario ottenere un visto prima del viaggio. Il permesso è valido 90 giorni dalla data di emissione e consente una sola entrata nel paese di massimo 28 giorni come durata.

È possibile svolgere la procedura online sul portale ufficiale del Ministero dell’Immigrazione del Myanmar. Tramite la procedura standard otterrai il visto per e-mail dopo circa tre giorni lavorativi al prezzo di 56 dollari.

 

Situazione sanitaria

Non ci sono vaccinazioni consigliate e obbligatorie per visitare il Myanmar.

Per sicurezza ho fatto una visita presso l’ambulatorio di medicina del viaggio di un Centro Medico di Milano, e consiglio anche a te un incontro informativo per eliminare ogni tuo dubbio.

Prima di partire, ricordati sempre di munirti di un’assicurazione sanitaria da viaggio.

 

Situazione sicurezza

La Birmania si è aperta al turismo solo dall’instaurarsi della democrazia nel 2010, rendendo visibili al Mondo l’umiltà, l’ospitalità e la riverenza del popolo birmano. Durante il nostro viaggio nel gennaio 2020, non abbiamo mai percepito un pericolo girando per le zone del paese più conosciute.

Le zone sui confini di Stato, invece, sono vietate o sconsigliate per la presenza di tensione tra il governo, etnie locali e movimenti indipendentisti. Sul sito ufficiale è presente un elenco di queste zone che puoi consultare, ma il mio consiglio è di visitare nel tuo primo viaggio i luoghi più emblematici.

Nel febbraio 2021, un colpo di Stato militare ha rovesciato il governo democratico di Aung San Suu Kyi, che è stata nuovamente arrestata. La prima reazione del popolo birmano è stata una manifestazione pacifica contro i militari che hanno risposto immediatamente con una sanguinosa repressione, ancora oggi in corso.

 

Benvenuti in Myanmar

 

 

 

 

Mezzi di trasporto, come vestirsi, internet e prezzi [torna al menu]

 

 

 

Come spostarsi

Le città principali sono facilmente raggiungibili in aereo tramite compagnie locali. È l’opzione meno ecologica e più costosa, ma anche quella più rapida che ti permette di risparmiare molto tempo.

Noi abbiamo volato da Bagan a Heho e da Heho a Yangon con Golden Myanmar Airlines, spendendo in media 80 euro a volo.

pullman sono l’opzione più economica che ti permette di raggiungere la maggior parte delle località. Questi mezzi sono frequenti e semi-comodi, dipende dalla classe e dalla durata del viaggio. Troverai anche pullman notturni che ti permetteranno di risparmiare una notte in hotel ma, a mio avviso, anche di perdere almeno mezza giornata per recuperare dalla fatica del viaggio.

Tieni presente che le strade in Myanmar non sono sempre in ottime condizioni. Questo comporta tempi molto lunghi e viaggi un po’ movimentati.

Noi abbiamo preso un bus locale di media percorrenza organizzato tramite l’hotel. Da Mandalay abbiamo raggiunto Bagan (200 km) in circa 5 ore al prezzo di 10 euro.

 

L’auto privata o un taxi prenotato per tutto il giorno può essere una valida alternativa. È un’opzione flessibile che permette di risparmiare tempo anche se è la più costosa.

Per raggiungere la Golden Rock da Yangon, ad esempio, abbiamo optato per un servizio di auto privata organizzato tramite l’hotel, al prezzo di circa 120 euro.

All’interno delle città puoi facilmente girare in tuk-tuk, le cui corse si aggirano intorno ai 3-5 euro, tranne a Yangon dove sono vietati i motocicli e dovrai appoggiarti ai taxi che hanno cifre ragionevoli e in parte trattabili.

 

Sì, Yangon è l’unica città in Asia in cui non troverai motorini e biciclette

 

 

Come vestirsi

Il Myanmar è un paese in prevalenza Buddhista e questo richiede il seguire e il rispettare certe regole di comportamento e usanze. Di base, uomini e donne indossano il longyi, una gonna o pantalone lunghi e larghi per avvolgono le gambe. Per entrare nei luoghi sacri, è richiesto di coprire le spalle e le ginocchia, di non avere scollature eccessive e di entrare a piedi scalzi.

Il mio consiglio è quindi di mettere in valigia vestiti comodi e coprenti, scarpe o sandali facili e veloci da mettere/togliere di frequente, una felpa e una sciarpa per coprire le spalle – utili anche e per ripararsi dal fresco della sera.

 

Internet e telefono

Appena arrivati a Mandalay, ci siamo fatti accompagnare in un negozio di telefonia dove abbiamo comprato una sim locale ricaricabile con 10 GB di internet a circa 8 euro. Avere internet sul telefono permette di vedere le mappe, cercare indicazioni e usare il traduttore per richiedere informazioni.

Abbiamo trovato il wifi presente in ogni hotel.

 

I prezzi

Il prezzo di un viaggio in Myanamr varia dal costo del volo intercontinentale, dal tipo di servizi e dallo stile di viaggio che si sceglie.

Il volo intercontinentale per la Birmania non costa meno di 700 euro, ma il prezzo varia in funzione del periodo del viaggio. Gennaio è un mese di alta stagione per tutto il Sud-Est Asiatico e il volo per Yangon, quando abbiamo guardato, si aggirava intorno agli 800 euro. 

Noi, scegliendo Bangkok come destinazione finale, abbiamo speso circa la metà grazie ad un’offerta lampo della Oman Air, e da qui abbiamo poi raggiunto il Myanmar.

Di base, il costo della vita in Myanmar è molto basso.

Per mangiare, si spazia dallo street-food, dove si spende appena un euro, a ristoranti meno modesti e più ricercati, come nel nostro hotel a Bagan o al ristorante Sharky’s a Yangon, dove abbiamo speso circa 20-30 euro.

Per dormire, è possibile scegliere sistemazioni economiche e dignitose, come gli ostelli, a hotel più raffinati, ma i prezzi variano soprattutto in funzione della zona. A Bagan e alla Golden Rock, ad esempio, abbiamo trovato in media prezzi più alti.

Incidono sul costo finale la scelta degli spostamenti, dall’aereo al bus, e i biglietti per entrare nelle zone archeologiche e nei templi che vanno dai 4 ai 20 dollari.

 

 

 

 

 
 
 
 
 

Myanmar (ex Birmania): la valigia psicologica [torna al menu]

 

 

Prima di decidere le tappe del tuo itinerario in Myanmar, il mio consiglio è di iniziare a riempire la tua valigia psicologica. Avere un po’ di consapevolezza e familiarità con questo paese, ti permetterà di comprendere meglio quali sono le tue motivazioni di viaggio e di scegliere con il cuore i luoghi da visitare.

Il nostro itinerario è stato classico, ma anche incentrato nel realizzare alcuni nostri sogni nel cassetto.

Ecco quindi alcuni consigli da cui partire per abbozzare il tuo viaggio.

 

Letture sul Myanmar

Giorni in Birmania, di George Orwell

La mia Birmania, di Aung San Suu Kyi

In Asia, di Tiziano Terzani

Sulle tracce di George Orwell in Birmania, di Emma Larkin

Myanmar, Guida di Lonely Planet

 

Film sul Myanmar

The Lady – L’amore per la libertà, diretto da Luc Besson

14 apples, un film documentario indipendente di Midi Z

 

 

 

 

 
 
 
 
 

Dodici giorni in Myanmar: il nostro itinerario [torna al menu]

 

 

Questo viaggio è stato scelto e organizzato circa un paio mesi prima della partenza, trovando un volo ad un ottimo prezzo per raggiungere Bangkok, una delle mie città asiatiche preferite, nelle prime settimane di gennaio.

Il volo di andata ha permesso a me e a Lele di aggiungere uno stop-over a Muscat, la capitale dell’Oman.

Abbiamo quindi raggiunto la Birmania partendo dalla Thailandia.

 

 

Giorno 1/2/3 – Arrivo a Mandalay e giro delle antiche capitali

Partenza da Bangkok a Mandalay con volo Thai Airways.

La prima mezza giornata è stata dedicata ad esplorare il quartiere nei dintorni del nostro hotel per prendere confidenza con questo paese. Ci siamo fatti accompagnare da un tuk-tuk in un negozio di telefonia per acquistare una sim locale.

Abbiamo visitato alcuni luoghi di interesse a Mandalay accompagnati da tuk tuk onnipresenti ad ogni angolo delle strade, e non ci siamo fatti mancare un tramonto speciale a Mandalay Hill.

L’ultima giornata a disposizione è stata trascorsa per antiche capitali con un tour privato organizzato in hotel. Le pagode di Mingun, il panorama di Sagaing, la bucolica Inwa e il ponte U-Bein ad Amarapura, sono tappe imperdibili in un viaggio in Myanamr.

Dove dormire: Royal Pearl Hotel, un alloggio essenziale nel cuore di Mandalay, con colazione, servizio escursioni e un change a disposizione.

 

 

Giorno 4/5/6 – Bagan

Con un pulmino locale che impiega 5h da Mandalay, abbiamo raggiunto Bagan.

Il tempo a disposizione è stato dedicato alla piana su cui si sviluppa il sito archeologico, visitata con lentezza per assaporare scorci, preghiere, incontri, tramonti e albe. Non abbiamo mai avuto i piedi così felicemente sporchi, è stato un continuo togliere/mettere scarpe e correre sulla terra polverosa. La piana di Bagan regala emozioni impagabili.

Purtroppo, non siamo riusciti ad incastrare una visita al Monte Popa, sarà per la prossima volta.

Dove dormire: Bagan Thande Hotel, albergo splendido sulle rive del fiume Irrawaddy, nel cuore della zona archeologica, colazione e ottimi servizi.

 

 

viaggio in Myanmar

 

 

Giorno 7/8 – Pindaya e Lago Inle

Un volo interno ci ha portato dall’altra parte del paese dove ci siamo concentrati sulla natura e sulla cultura del Myanmar.

Appena giunti in aeroporto a Heho, abbiamo attraversato il panorama collinare dello Stato Shan. I dintorni di Pindaya sono disseminati da vivaci campi coltivati, piccoli villaggi e laboratori artigianali. Abbiamo poi raggiunto le famose grotte calcaree rivestite da migliaia di raffigurazioni del Buddha.

Il giorno successivo è stato dedicato alla placida vita galleggiante sul lago Inle.

Dove dormire: Golden Dream Hotel, una struttura modesta con un’ottima gestione, colazione e banco escursioni, a Nyaung Shwe.

 

 

Giorno 9 – Yangon

Da Heho abbiamo raggiunto Yangon con un volo interno nel primo pomeriggio. Purtroppo, un panino poco digeribile ci ha tenuti in albergo a riposare e a recuperare le forze per l’escursione del giorno seguente (uno di quegli imprevisti in un viaggio da tenere sempre presente).

La prossima visita in Myanmar sarà dedicata anche a questa città.

Dove dormire: Merchant Art Hotel, ottimi servizi e in posizione eccezionale di fianco alla Shwedagon Pagoda.

 

 

Giorno 10 – Golden Rock

Tramite l’albergo a Yangon, abbiamo richiesto un’auto privata per raggiungere la Golden Rock. Abbiamo scelto di rimanere qui a dormire, al cospetto della roccia, per essere presenti alle preghiere del tramonto, della notte e dell’alba. Un’esperienza così autentica e contemplativa che da sola per noi ha fatto valere il viaggio.

Dove dormire: Kyaik Hto Hotelalloggio modesto situato a pochi passi dalla Roccia d’Oro, con colazione asiatica.

 

 

 

Giorno 11 – Yangon

Rientro a Yangon nel primo pomeriggio, giusto in tempo per raggiungere l’iconica Shwedagon Pagoda e rimanere lì fino al tramonto. Con un taxi ci siamo poi fatti accompagnare sulla 19th Street, il cuore dello street food nel quartiere cinese. Abbiamo concluso con una cenetta più europea al ristorante Sharky’s, dopo due settimane di riso-pollo-verdure.

Dove dormire: Merchant Art Hotel

 

 

 

Giorno 12 – Rientro a Bangkok

Salutiamo Yangon e il Myanmar con tanta gratitudine e rientriamo a Bangkok con un volo Thai Smile Airways in tarda mattinata.

 

 

Abbiamo lasciato questo paese con gli occhi pieni di luce e l’animo colmo di gratitudine.

La ricchezza di questo paese sta nell’umiltà delle persone che ci ha accolti, nella varietà dei paesaggi su cui abbiamo camminato, nell’intensità degli incontri in ogni luogo, una ricchezza intangibile che rende i ricordi di un viaggio in questo paese qualcosa di impagabile.

 

 

Buon viaggio in Myanmar (ex Birmania)

 

 

 

 
 
 
 
 

Travel Psych: aggiornamento situazione nel paese (dicembre 2021) [torna al menu]

 

Questo articolo è stato scritto dopo il colpo di Stato militare nel Febbraio 2021.

Nel febbraio 2021, un colpo di Stato militare ha rovesciato il governo democratico di Aung San Suu Kyi, che è stata nuovamente arrestata. La prima reazione del popolo birmano è stata una manifestazione pacifica contro i militari che hanno risposto immediatamente con una sanguinosa repressione, ancora oggi in corso.

Non è consigliato entrare nel paese né per motivi sanitari, a causa pandemia di Coronavirus, né per ragioni di sicurezza.

Per maggiori informazioni, consulta gli aggiornamenti costanti sul sito della Farnesina “Viaggiare sicuri – scheda Myanmar” e di rimanere consapevole sulla situazione leggendo le notizie in tempo reale.

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