Quando ho saputo che avrei fatto un viaggio in Messico, ero entusiasta, ma la prima cosa che ho pensato è stata
“E adesso?”
E adesso cosa scelgo? Dove andiamo? Ma possiamo girare tranquillamente? Ma come sono i messicani? Se succede qualcosa? Sicuramente mi perdo nell’entroterra o nella giungla! E se…
Per rispondere a tutte queste domande, mi sono dovuta preparare.
I miei giudizi in testa, le scene dei film e serie televisive si erano bloccate lì davanti i miei occhi, contagiando i miei pensieri con timori e preoccupazioni parzialmente infondate.
Avere paura di ciò che non si conosce – o che si crede di conoscere – è assolutamente normale, ma prima di partire il mio consiglio è di azzerare la mente e riempirla da capo con criterio, con fiducia seppur mantenendo una vena critica.
Familiarizzare
“Familiarizzare” è la parola chiave per prepararsi ad un viaggio, che sia in una terra vicina o lontana. Questo significa essere informato sulle usanze locali per apprendere il modo di approcciarsi alle persone, significa conoscere la storia per comprenderne il pensiero, significa informarsi sui luoghi per anticipare le esperienze che si potranno vivere.
E per il Messico è stato lo stesso.
Il Messico è un paese contorto, ancora oggi caratterizzato da difficoltà e scontri socio-culturali. La storia di un popolo costruisce le radici del pensiero, definisce le abitudini e determina i comportamenti.
Ho letto libri, visto film e analizzato fotografie storiche per avvicinarmi a questo paese e a questo popolo. Ed è così che sono riuscita ad organizzare e a definire il mio itinerario.
Ritornata da questo viaggio, ho raccontato le mie impressioni in questo post “Riflessioni sullo Yucatan: un Messico oltre gli stereotipi”, in cui narro il mio avvicinarmi, il mio osservare e il mio entrare in contatto con il popolo messicano.
Ecco alcuni esempi per familiarizzare con la cultura e la storia messicana:
Fotografie di Manuel Alvarez Bravo – uno stile definito di realismo magico nel raccontare gli usi e i costumi del Messico durante la Rivoluzione.
Polvere del Messico di Pino Cacucci – Un viaggio attraverso il Messico raccontato dai personaggi incontrati dall’autore lungo la strada. Con una narrazione schietta e realistica, Cacucci racconta i motivi che lo hanno portato ad amare questa terra cercando di schiarire le zone d’ombra e le sue contraddizioni.
Frida – Film biografico sulla vita tormentata dell’artista Frida Kahlo, diretto da Julie Taymor (2002)
Amores Perros – Film drammatico sulle vite di tre personaggi di diversa estrazione sociale che si incontrano, diretto da Alejandro González Iñárritu.
Roma – Film drammatico di Alfonso Cuarón, premio oscar 2019, che racconta la vita in uno dei quartieri di Città del Messico negli anni ‘70.
Breaking Bad – Una serie TV che ha fatto la storia, ambientata al confine tra USA e Messico, che ci racconta i rapporti difficili tra i due paesi mettendo l’accento sulla violenza degli ambienti legati alla droga.
Trailer ufficiale del film ROMA
La scelta di un itinerario credo sia una questione estremamente personale che varia a seconda dei propri gusti, desideri e inclinazioni, per cui non è mia intenzione dirti “Le cinque tappe da non perderti in Messico” perchè le mie tappe non necessariamente potrebbero piacere a te. Soprattutto, parlare di tappe credo sia sterile, io preferisco dire “le esperienze da vivere”.
Noi abbiamo optato per un viaggio lento che si è modificato strada facendo, con il fine di avvicinarci alle persone ed esplorare il più possibile le bellezze naturali e storiche che questa terra offre, con un occhio sempre aperto e teso a individuare i punti critici di una società tanto complessa.
Sappi che Tulum, Valladolid e Cancún sono città completamente opposte che rimandano a significati di Messico emotivamente intensi, dissonanti ma complementari.
Il mare Caraibico tra Playa del Carmen e Playa Paraiso muta radicalmente il concetto di relax.
Visitare le Rovine Maya di Tulum, Cobà e Chichén Itzá, regala sensazioni completamente diverse.
Così come scegliere di andare una giornata a Sian Ka’an, immergersi in un cenotes, passeggiare tra mangrovie e pescatori e finire a vedere i delfini che giocano sul pelo dell’acqua.
Dedicati a sfogliare le guide turistiche, a confrontare le opinioni, a leggere delle esperienze degli altri per decidere quale sensazioni vuoi esperire anche tu, senza la paura dello shock culturale.
Rispetto a qualche anno fa, oggi disponiamo di uno strumento estremamente utile per orientarsi e familiarizzare con la conformazione dei territori e con le strade che collegano le attrattive di un luogo: Google maps.
Prima di partire, abbiamo quindi confrontato le distanze e le tempistiche per raggiungere i luoghi di interesse e ciò ha inciso sulla scelta delle nostre tappe.
Abbiamo visto, grazie alla visione realistica di Google, le immagini delle strade sterrate in mezzo alla fitta foresta, il colore del mare, la sviluppo urbanistico nelle grandi città.
Dopo esserci resi conto di quanto lo Yucatàn fosse una penisola sicura e dedita al turismo, abbiamo deciso di affidarci alla fitta rete di autobus, economici e comodi, che potenzialmente sono in grado di portarti in ogni angolo del paese.
Buon viaggio in Messico!
LEGGI ANCHE: Messico fai da te: informazioni pratiche per organizzare il tuo viaggio nello Yucatan
Una psicologa con la valigia sempre in mano.
Benvenuti nel blog di Psicologia del viaggio.
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