Dodici giorni in Sabah: itinerario e consigli per un viaggio nel Borneo Malese

16 Febbraio 2023
Sabah Borneo

“Sabah” significa “terra sotto vento”

 

Viaggiare in Sabah è stato come essere protagonista di un documentario naturalistico.

Hai presente quando da piccini stavamo davanti alla tv a vedere quelle immagini meravigliose di terre lontane e animali unici? Il Borneo rende questa fantasia infantile una realtà.

Il Sabah, una regione del Borneo malese, è una terra per viaggiatori in cerca di bellezza primordiale, ma anche consapevoli che scopriranno e osserveranno, in prima persona, un lato naturalisticamente drammatico del nostro pianeta.

Questi dodici giorni nel Sabah sono stati indimenticabili e ora desidero darti tutte le informazioni per aiutarti a comprendere questa terra e a organizzare il tuo viaggio.

 
 
  
 
 
 
 

Dodici giorni in Sabah: motivi del viaggio [ torna al menu ]

 

Il Sabah è la regione nord-orientale del Borneo malese, una terra che racchiude un patrimonio di biodiversità inestimabile, tra i più rari e ricchi del mondo. Si trova in una posizione invidiabile che lo ripara dai tifoni periodici, tra la penisola del Sud-est asiatico, le Filippine e l’Indonesia.

La regione del Sabah ha un territorio vasto e vario: 

  • è bagnata da tre mari (il Mar Cinese, il Mare di Sulu e il Mare del Celebes); 
  • è ricoperta da una fitta vegetazione sempre verde (la foresta pluviale), uno dei polmoni verdi della nostra Terra; ma è  anche una zona fragile per la presenza sempre più massiccia di piantagioni di palma da olio, rendendo questo angolo di mondo in pericolo di estinzione.
  • è attraversata da uno dei fiumi più lunghi della Malesia (il fiume Kinabatangan) chiamato “il corridoio della vita” perché nasconde un micro-mondo di diversità, da ammirare all’alba, al tramonto e di notte;  
  • è dominata da catene montuose che culminano nel Monte Kinabalu (4101 m).

 

Oltre alla sua diversità naturalistica, il Sabah è casa di etnie che vivono tra i tempi moderni e le antiche tradizioni. Alcuni gruppi, per ragioni lontane ma ancora molto attuali, vivono tra i coralli nell’arcipelago di Semporna, sono gli zingari del mare; altri gruppi vivono immersi nella foresta, proteggendo uno stile di vita semplice e dedito alla Natura tramandato nei secoli.

Per viaggiatori curiosi come me e Lele, questa terra è apparsa fin da subito stimolante. 

Rispondeva ai nostri bisogni di immergerci nell’immensità della natura, di meravigliarci con panorami mozzafiato, di interrogarci di fronte a realtà delicate e a problemi attuali, e di avvicinarci a popoli lontani da cui imparare.

 

Zingari del mare a Mabul

 

 

LEGGI ANCHE: Il Borneo da salvare e salvaguardare: tre aspetti critici e realtà delicate che ho visto in Sabah

 

 

 

 

Dodici giorni nel Sabah: consigli pratici per organizzare un viaggio fai da te [ torna al menu ]

 

Abituata ad organizzare i viaggi da sola, ho trovato il Borneo abbastanza semplice da gestire ma, in alcune zone protette, come sul fiume Kinabatangan, è stato necessario affidarmi ad un’agenzia locale per una visita più organizzata.

Le agenzie propongono sia tour di più notti sia escursioni giornaliere su tutto il Sabah, non trattenerti dal contattarle per esplorare con più serenità e per conoscere pienamente il fascino, la fragilità e la bellezza di questo territorio.

Prima di metterti in viaggio, consulta sempre la pagina ufficiale del sito della Farnesina: viaggiare sicuri Malesia.

 

 

Informazioni sulla religione da sapere [ torna al menu ]

 

La religione di Stato è l’Islam, professata da oltre l’80% della popolazione.

In percentuale minore coesistono Cristianesimo, Buddhismo, Induismo, Confucianesimo, Taoismo e religioni animiste.

Nonostante i malesi siano un popolo molto tollerante, è consigliato mantenere un comportamento e un abbigliamento adeguato agli usi e costumi locali e ridurre il consumo di alcol.

Il giorno di festa nella religione islamica è il venerdì (e non la domenica), quindi è possibile trovare siti turistici chiusi. Prima di partire, informati sulle date esatte del Ramadan, il mese di digiuno islamico, perché in questo periodo potrebbero modificare gli orari delle visite e dei locali. La data  di inizio varia ogni anno perché si basa sul calendario lunare (inizia con la luna nuova) e segue l’ora legale (indietro di un’ora), ma, solitamente, il Ramadan è tra aprile e maggio. In questo lasso di tempo, i fedeli digiunano e rinunciano ai vizi, dall’alba al tramonto, per purificare la propria anima e renderla più forte. È un periodo di profonda preghiera e riflessione che porta molte persone a chiudere le attività per una maggiore concentrazione, situazione che abbiamo constatato io e mia cugina Sara mentre eravamo a Marrakech.

 

 

Come arrivare, visto, sicurezza, moneta, clima e fuso orario  [ torna al menu ]

 

Visto di ingresso

Non è richiesto nessun visto per soggiorni turistici inferiori a 90 giorni. 

È necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi dalla data di ingresso nel paese.

 

Situazione sanitaria

La Malaysia ha un ottimo servizio sanitario privato in cui poter effettuare in loco le cure. 

Il rischio maggiore riguarda le malattie trasmesse dalla zanzara, in particolare la febbre dengue.

L’unica cosa che è possibile fare è avere una prevenzione comportamentale: munisciti di spray “tropical” e Bio-kill da spruzzare addosso, sugli abiti e nella stanza in cui dormirai. Richiedi, quando possibile, una zanzariera che copre il letto.

Noi non abbiamo avuto problemi con le zanzare. Il nostro imprevisto medico ha riguardato solo un brutto raffreddore causato dal mix umidità esterna e aria condizionata interna. Ci siamo rivolti ad una farmacia locale a Sandakan senza problemi.

Porta comunque con te delle medicine di base e antibiotici da richiedere al tuo medico o rivolgiti presso un centro esperto di malattie tropicali per una consulenza.

Munisciti di un’assicurazione medica di viaggio che copra interamente le spese qualora fossero necessarie delle cure, anche se ti auguro di non usarla, è l’unico modo per partire sereni e protetti.

 

Situazione sicurezza e pirateria

Non sono presenti particolari criticità, e posso assicurarti che in Borneo mi sono sempre sentita sicura e accolta.

Sono pochi i turisti occidentali che si muovono liberamente sul territorio e, proprio per questo, ho trovato la popolazione molto curiosa e ospitale. 

Ci tengo però a consigliarti di prestare più attenzione, così come faresti a casa, nelle zone più degradate e abbandonate, come la zona del porto di Semporna, dove ti suggerisco di soggiornare vicino al Night Market solo per fare escursioni in mare.

Il passato del Sabah è sicuramente controverso. A seguito di atti di pirateria, proveniente dalle Filippine, dal 2013, il governo malese ha delimitato una zona di sicurezza nel Sabah orientale sotto il controllo dell’Eastern Sabah Security Command (ESSCOM). Non spaventarti, ma ti avviso che sulle isole dell’arcipelago di Semporna incontrerai militari armati che controllano i mari.

Noi abbiamo fatto escursioni giornaliere e ci siamo sempre sentiti al sicuro, protetti e trattati con un occhio di riguardo.

 

 

Moneta

Il Ringgit Malese (RM) è la valuta sia in Malaysia sia in Borneo.

A novembre 2022, 1 euro equivale a 4,7 RM.

È possibile cambiare i soldi negli Exchange presenti in aeroporto e nelle città. Valida alternativa, più semplice e veloce, è prelevare direttamente agli sportelli ATM, quindi assicurati, prima di partire, di avere una carta di credito accettata e di avvisare la tua banca che sarai al di fuori dell’Unione Europea. Noi abbiamo utilizzato il Circuito Mastercard senza difficoltà.

 

Clima e fuso orario

Il Sabah ha una stagione delle piogge ufficiale che va da ottobre a febbraio, ma può piovere in qualsiasi momento. E succede proprio così – altrimenti la vegetazione non sarebbe sempre verde. La temperatura è calda e umida per la maggior parte del tempo, dai 20 ai 30 gradi, e un’umidità che si aggira intorno all’80%.

Il clima è più temperato e mite sulla costa e nella zona del Monte Kinabalu.

Rispetto all’Italia, dovrai spostare l’orologio avanti di 6 ore o di 7 ore durante il Ramadan.

 

militari borneo Sabah

Militari sulla spiaggia di Mantabuan Island

 

 

Come spostarsi, comunicare, internet e telefono  [ torna al menu ]

 

 

 

 

Come spostarsi

Abbiamo raggiunto il Sabah prendendo un volo low-cost con AirAsia da Kuala Lumpur.

Siamo atterrati a Tawau, preso un altro volo interno da Sandakan a Kota Kinabalu e volati da qui alle isole Perenthian, spendendo tra i 10 e gli 80 euro a testa a tratta.

Per muoverci all’interno del territorio abbiamo preso autobus, economici ma poco frequenti, e prenotati in loco, e trasporti privati che si sono rivelati più cari.

Ottimo, efficiente ed economico, è il servizio in Asia di Grab Car, una sorta di Uber, a cui ci siamo appoggiati molto spesso. Gli spostamenti sono da prenotare attraverso la app che, in pochi istanti, ti segnala gli autisti disponibili, monitora il tragitto e mostra subito il costo della tratta, sempre irrisorio.

Le escursioni per mare e sul fiume sono state prenotate in loco. Abbiamo trovato sempre motoscafi sicuri dove è obbligatorio indossare il giubbotto di salvataggio.

 

Come comunicare

La lingua ufficiale è il malese, ma molte persone comprendono e parlano l’inglese. Grazie al telefono funzionante (vedi il paragrafo sotto) avrai sempre a disposizione il traduttore, non ti imbarazzare nell’utilizzarlo. Alcune parole utili da sapere nella lingua locale che possono esserti sempre di aiuto e fare bella figura:

  • Ciao – Helo
  • Buongiorno – Selamat pagi
  • Buonasera – Selamat petang
  • Come stai? – Apa khabar
  • Grazie – Terima kasih
  • Io sono – Saya
  • Benvenuto – Sama-sama

 

Internet e telefono

Appena atterrati a Kuala Lumpur abbiamo fatto un sim locale capitando, per caso, da Celcom che si è rivelato un operatore telefonico ottimo. La Malaysia ha un’ottima copertura 4G quasi ovunque, compreso il Borneo, e il wifi è presente in ogni zona pubblica. Ti consiglio di scaricare sul telefono un VPN che ti consente si navigare sempre in totale sicurezza e serenità.

 

Come vestirsi, comportarsi (e come sono i malesi) e cosa mangiare  [ torna al menu ]

 

Come vestirsi

Dalla sezione “clima”, avrai intuito che in Borneo è necessario un vestiario che tenga conto di caldo, umidità, sole e pioggia torrenziale.

Gli accessori indispensabili sono: cappellino, un impermeabile, scarpe da ginnastica adatte al trekking, pantaloni lunghi per le passeggiate nella giungla, una felpina per il fresco serale, occhiali da sole, torcia, binocolo e spray anti-zanzare.

Essendo un paese islamico, di base il consiglio è di vestirsi con un abbigliamento adeguato e rispettoso, ma, qui in Borneo, c’è una grande tolleranza che consente ai non musulmani di indossare pantaloncini e canotte. Un mio consiglio, alle donne che leggono, è di munirsi comunque di una sciarpa per coprire le spalle qualora fosse necessario.

 

Come comportarsi (e come sono i malesi)

In Sabah abbiamo incontrato persone disponibili, accoglienti e curiose, non abituate a vedere un turismo occidentale camminare sulle loro terre. Nessuno ci ha mai negato un sorriso, anzi, ogni persona incontrata ci salutava e ci teneva a scambiare un saluto o due chiacchiere. 

Ogni volta che abbiamo chiesto informazioni, tutti si sono prodigati a risponderci e a trovare un modo per aiutarci.

Vai lì senza paura e diffidenza, non te ne pentirai.

 

Cosa mangiare

La cucina del Borneo è molto fresca e semplice, e rispecchia le influenze culturali di Cina, India e Filippine.

Spezie a volontà, noodles, riso, verdure, pesce, pollo e tè caldo, sono i piatti principali che troverai nel menù. 

Alcuni piatti tipici che abbiamo provato:

  • Roti canai – pane tradizionale con salsa al curry e cocco
  • Telur mata – uovo all’occhio di bue, spesso sopra il riso
  • Mee goreng – noodles saltati
  • Nasi goreng – riso saltato
  • Teh “O” – tè zuccherato 
  • Kopi – caffè
  • Mochi – dolcetto ripieno

 

gruppo malesi e turisti Sabah Borneo

Gruppo di avventure malesi

 

 

Prezzi e mancia [ torna al menu ]

 

I prezzi sono relativamente più alti rispetto al resto del sud-est asiatico, ma, a confronto degli standard europei, decisamente economici. 

Oltre alla tipologia di mezzo di trasporto, il costo della vacanza dipenderà dalla tipologia di alloggio, dalla zona e dai servizi offerti. Ammettiamo, che non abbiamo mai trovato un buon rapporto qualità prezzo negli hotel – a parte l’hotel 5* che abbiamo scelto per l’ultima notte a Kota Kinabalu che era un sogno ad occhi aperti e ad un prezzo, relativamente, stracciato.

Le escursioni in mare hanno un prezzo nella media, tra i 30 e i 40 euro a testa, mentre quelle nella foresta dipende dall’agenzia a cui ti appoggerai. Noi ci siamo affidati a Sukau Greenview B&B e ci siamo trovati benissimo, la proposta del tour era ricca, completa e ad un prezzo abbordabile. 

Non è richiesta una mancia obbligatoria ma viene accettata volentieri ed è un buon e rispettoso gesto.

 

 

Viaggio in Sabah: la valigia psicologica [ torna al menu ]

 

Prima di decidere le tappe del tuo itinerario alla scoperta del Borneo, il mio consiglio è di iniziare a riempire la tua valigia psicologica.  Partire per un paese “diverso” e lontano consapevoli della realtà che andremo a scoprire, permette di rendere più limpida e saggia la mente. Il mio consiglio è quindi di conoscere e di rendere più familiare questo paese e il suo popolo per permetterti un’esperienza serena, autentica e appagante. 

Ecco alcune indicazioni per riempire la tua valigia psicologica che spero possano esserti di aiuto per comprendere meglio le tue motivazioni di viaggio e di scegliere con il cuore i luoghi da visitare.

 

Letture sulla Malesia

Trilogia malese – Anthony Burgess

 

Documentari sul Borneo

Borneo: paradiso da proteggere 

Orango: rischio fatale 

 

Film sul Borneo

Ai confini del Mondo: la vera storia di James Brooke

 

 

 

Dodici giorni in Sabah: il nostro itinerario  [ torna al menu ]

 

Giorno 1 – Partenza da Kuala Lumpur per Semporna

Da Kuala Lumpur siamo atterrati a Tawau e abbiamo raggiunto in serata Semporna, che dista circa 80 km,  con un’auto privata chiamata dal nostro ostello. 

Abbiamo scelto Semporna solo come appoggio per fare le escursioni in mare. 

L’ostello in cui abbiamo dormito è pulito e tranquillo, posizionato vicino al recente Night Market dove deliziarsi con cibo, karaoke, bancarelle e lucette kitsch. ti consiglio di non alloggiare al porto che, invece, è l’area più povera e trasandata del paese.

Dove dormire: Perfect Hub Semporna

 

 

Giorno 2/3/4 – Semporna e parco marino di Tun Sarakan

Semporna è la località portuale per visitare il parco marino di Tun Sarakan, tra i più belli al mondo per flora e fauna marina. Le isole principali sono Sipadan, Mabul, Kapalai, Mataking, Sibuan, Mantabuan, Siamil, Pom Pom e Bohey Dulang.

Tramite l’ostello abbiamo prenotato due escursioni giornaliere: la prima ci ha permesso di visitare l’isola di Bohey Dulang, Mantabuan e Sibuan; la seconda, Mabul e Kapalai.

Bohey Dulang offre uno dei panorami più belli mai visti. L’isola è formata dai resti di un antico vulcano spento. Oggi si può vedere solo il semicerchio del cratere, un susseguirsi di vette ricoperte da una verde vegetazione circondate da un mare dalle mille sfumature di blu. Il trekking per arrivare in cima a 350 metri è di circa 45 minuti. Uno dei percorsi più faticosi che abbiamo mai fatto per la presenza di una fitta giungla e dell’umidità all’80%. 

Mantabuan è una piccola e paradisiaca isola disabitata dove ci siamo fermati per pranzo. L’acqua è cristallina e la sabbia bianca, un po’ deturpata dalla presenza di rifiuti di turisti incivili precedenti. 

Sibuan ci ha offerto uno degli snorkling più belli. Nuotare in mezzo ad una miriade di pesci colorati nell’acqua cristallina del parco, non ha prezzo.

Mabul è una delle poche isole abitate dell’arcipelago, caratterizzata, oltre da una vivace vita sott’acqua, da una grande complessità. La vita povera degli isolani è in netto contrasto con un resort di lusso considerato dai locali una delle attrazioni turistiche della zona in cui portare i visitatori a scattare selfie. Al largo delle coste, invece, abita il gruppo etnico Bajau Laut, popolazione nomade di pescatori apolidi conosciuti come gli zingari del mare. Queste tre realtà, gli isolani, il resort di lusso e gli zingari, convivono in modo molto pacifico. E’ piacevole esplorare questo angolo di mondo, eppure, il netto contrasto tra le realtà di questa isola rende impossibile andare via emotivamente indenni.

Kapalai è un’isola sommersa. Ora è rappresentata da un resort di lusso a palafitte che sorge su una delle barriere coralline più belle mai viste che è possibile esplorare in aree delimitate.

 

 

Giorno 5/6 – (254 km) Sukau

Impiegando circa 5h su una strada un po’ dissestata, abbiamo raggiunto la guesthouse in mezzo alla foresta del Sabah, situata sulla riva del fiume Kinabatangan. Sukau Greenview B&B è anche un’agenzia autorizzata a fare escursioni eco-sostenibili in questa zona protetta del Sabah. 

Il Kinabatangan, percorrendo 560 chilometri, è il fiume più lungo del Sabah e vanta di uno degli ecosistemi più ricchi del mondo, con oltre mille specie di piante, e un’alta concertazione di fauna selvatica – tra cui l’orango, la scimmia nasica, il gibbone del Borneo, centinaia di specie di uccelli, decine di mammiferi e di rettili.

Nel 1999 l’area attorno al fiume, di circa 26.000 ettari, è stata dichiarata zona di conservazione protetta. Per la sua importanza biologica, il Kinabatangan è anche chiamato il “corridoio della vita” .

Qui siamo stati una notte, il nostro pacchetto comprendeva la pensione completa – compreso il tè e un dolcetto per merenda – e tre escursioni sul fiume – pomeriggio, notte e alba – con una guida esperta, Shah, che ringraziamo con il cuore per la meraviglia che è riuscito a mostrarci e a spiegarci.

Dove dormire: Sukau Greenview B&B

 

 

Giorno – 7/8/9 – (110 km) Sepilok

Abbiamo raggiunto Sepilok, a circa due ore di distanza e su una strada molto meno dissestata, con un pulmino organizzato dalla Guesthouse. 

Il Sepilok Orangutan Rehabilitation Centre è IL luogo, unico al mondo, dove poter vedere i primati dal mantello arancione nel Sabah. Il centro riabilitativo è per oranghi rimasti orfani, catturati da bracconieri, abbandonati o senza habitat a causa della deforestazione per le piantagioni di palma da olio. Noi visitatori non possiamo toccare né avvicinarci agli oranghi. Possiamo solo osservare e camminare nella foresta lungo le passerelle predisposte, lasciandoci affascinare da una natura protetta e selvaggia. Oggi ci sono 25 oranghi orfani, ospiti del centro, e circa 80 vivono in modo indipendente all’interno della foresta. L’ingresso è di 30 RM e 10 RM per la fotocamera.

Il Rainforest Discovery Centre, è un giardino botanico attraversato da ponti sospesi, punti per bird-watching tra gli alberi, e percorsi dove camminare alla base della foresta quasi impenetrabile. È un tripudio di sfumature di verde, alberi monumentali e fronde che nascondono uccelli, fiori e piante rare. L’ingresso è di 15 RM.

In questa zona del Sabah, abbiamo iniziato a trovare le piogge torrenziali improvvise di cui ti ho parlato nella sezione “clima”. Aggiungi l’aria condizionata e i ventilatori sparsi in ogni dove, ci siamo presi un grande raffreddore che ci ha bloccati per giorni in hotel e fatto concludere, forzatamente, il nostro tour del Borneo.

Ci tengo a consigliarti, comunque, gli ultimi luoghi che avremmo voluto visitare:

Dove dormire: Sepilok Jungle Resort

 

 

Giorno – 10/11/12 (in teoria) – (325 km) Kota Kinabalu

Kota Kinabalu è la tappa a cui abbiamo dovuto rinunciare e che speriamo di recuperare in un prossimo viaggio.

Siamo arrivati prendendo un aereo di circa 40 minuti, ma è possibile viaggiare su terra per il buon collegamento di autobus con la stazione di Sandakan. Qui abbiamo dormito solo una notte, regalandoci un albergo a 5* per consolarci dopo il malanno dei giorni precedenti.

Da vedere è la Poring Hot Spring & Nature Reserve, situata all’interno del Parco nazionale del Kinabalu, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, dove è possibile percorrere una rete di ponti sospesi con visite panoramiche. Le passerelle raggiungono i 175 m di lunghezza e sono sospesi a circa 40 m da terra, non adatto, quindi a chi ha paura delle altezze.

Dove dormire: Kota Kinabalu Marriott Hotel

 

 

 

Salutiamo il Sabah con una lacrima che scende sul volto, ci ha donato meraviglia, conoscenza e avventura. 

E’ stato uno dei “viaggi della vita“, dove avvicinarsi al Mondo e alla Natura al suo stato più delicato, raro, primordiale e potente.

Un angolo di terra unico da vedere e da salvaguardare.

 

 

Buon viaggio in Borneo!

 

 

Un grazie speciale a Gabriele, mio compagno di vita e di avventure in giro per il Mondo che ha condiviso con me meraviglie, dolori e criticità durante questo viaggio.

 

sepilok rainforest sabah borneo

Ponte sospeso al Sepilok Rainforest Centre

 

 

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