La fotografia è stata da sempre una mia grande passione coltivata negli anni seguendo corsi di formazione e facendo pratica ogni volta che potevo.
Nella mia quotidianità milanese, così come in giro per il Mondo, questa passione si è trasformata pian piano in un bisogno: il bisogno di raccontare i luoghi che visitavo, per immagini e parole.
La Fotografia di viaggio mi permette di esprimere la mia curiosità verso il Mondo, di poter contemplare le sue unicità, di avvicinarmi alle persone e di condividere e trasmettere emozioni.
Una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. È la foto che ti cattura. – Henri Cartier-Bresson
La Fotografia di viaggio è diventata presto una parte integrante del mio viaggiare e le prime gratificazioni sono state per me un piccolo traguardo personale.
Il viaggio a Zanzibar mi ha permesso di scattare una foto che ha fatto emozionare i giudici al contest fotografico E-Dreams.
E il viaggio in Marocco mi ha regalato una miriade di emozioni. Una di queste fotografie scattate in Africa mi ha permesso di partecipare al concorso “Popoli, tradizioni e deserti d’Africa 2019” indetto da Kanaga Adventure Tours e di arrivare tra i vincitori.
Ero alla Moschea Hassan II, Casablanca, assieme a mia cugina. Dopo aver visto gli interni quasi rimanendo sbalordite dalla bellezza di ogni dettaglio, siamo state fuori sedute a terra sul grande piazzale ad ascoltare il muezzin che si propagava nel vento, ad osservare le persone abbracciarsi, pregare poi chiacchierare e giocare con l’aquilone, partecipando all’intensità di quei momenti.
In questa fotografia ho cercato di trasmettere l’incanto che stavo vivendo.
Bessalama (arrivederci).
Una psicologa con la valigia sempre in mano.
Benvenuti nel blog di Psicologia del viaggio.
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