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Asia, Destinazioni, Itinerari

Baku, la capitale dell’Azerbaijan: cosa vedere in 3 giorni tra fuoco, vento e meraviglia

baku azerbaijan cosa vedere in tre giorni

Baku in 3 giorni: cosa vedere e consigli

 

Ci sono luoghi che vivono un “tempo di mezzo”, un momento fragile e luminoso prima che il mondo li scopra davvero. Baku oggi è così, una città affacciata sul Mar Caspio che non assomiglia a nessun’altra, e che proprio per questo lascia una traccia profonda.

Lo dico con sincerità: visitala prima che sia troppo tardi, prima che diventi una meta di massa, prima che la sua grazia sottile venga travolta dalle mode del turismo globale.

Baku è un equilibrio delicato tra tradizione e innovazione, silenzi antichi e architetture futuristiche, vita quotidiana semplice e un’eleganza urbana che sorprende. È una meta sicura, accessibile, estremamente interessante. Una di quelle città che ti prende per mano e ti invita a camminare piano, con curiosità.

In soli tre giorni, Baku è riuscita a regalarmi la sensazione di un viaggio dentro il viaggio: un luogo che non somiglia a nessun altro e che allo stesso tempo accoglie.

Indice dei contenuti

  • Un po’ di storia (per orientarsi)
  • Per chi è adatto questo viaggio
  • Cosa vedere a Baku in 3 giorni
  • Travel Psych Tips: informazioni pratiche per visitare Baku

Un po’ di storia (per orientarsi)

L’Azerbaijan è una terra antica, “la nazione del fuoco e del vento”, un crocevia dove per secoli si sono incontrate civiltà persiane, turche, russe, sovietiche ed europee. La sua posizione lungo la Via della Seta ha fatto di questo Paese un ponte naturale tra Oriente e Occidente, tra montagne e mare, tra spiritualità e commercio.

Baku, la capitale, ne è la sintesi più affascinante:

  • nel Medioevo, una cittadella fortificata ricca di commerci;
  • nell’Ottocento, con la scoperta del petrolio, una metropoli cosmopolita che attirò famiglie come i Nobel, i Rothschild e i Rockefeller;
  • nel Novecento, una città sovietica;
  • dal 1991, una capitale indipendente in rapida trasformazione e innovazione.

Passeggiando oggi per le sue strade, questa storia si sente. Le Flame Towers brillano sullo skyline, mentre pochi passi più in là uomini anziani giocano a nard nei vicoli della città vecchia. Palazzi Liberty convivono con grattacieli in vetro, boutique luccicanti si alternano a botteghe polverose.

Baku è questo: un mosaico vivo, dove passato e presente si guardano negli occhi senza annullarsi per direzionarsi verso il futuro.

baku azerbaijan cosa vedere in tre giorni

Dettagli di storia per le vie della città di Baku

 

Per chi è adatto questo viaggio

Baku è perfetta per chi cerca luoghi in trasformazione, città ancora autentiche ma già accessibili.

È ideale per:

  • viaggiatori curiosi che vogliono scoprirla prima che diventi una meta affollata;
  • chi ha bisogno di sentirsi al sicuro: Baku è ordinata, elegante, tranquilla;
  • chi teme un po’ i voli lunghi: il volo diretto dura circa 4h40;
  • chi cerca un assaggio di Oriente mantenendo comfort occidentali;
  • chi ama architettura, storia, musei, profumi e sapori nuovi;
  • chi fa uno stopover verso l’Asia Centrale o l’Estremo Oriente.

Cosa riporti a casa

Il ricordo di te in una città che sa essere antica e futuristica nello stesso respiro.
La sensazione di aver attraversato un luogo elegante e gentile, mai eccessivo, sempre interessante.
E, molto probabilmente, il desiderio di tornare.
E poi, le fragole.

 

baku azerbaijan cosa vedere in tre giorni

Turista felice a Baku

 

Cosa vedere a Baku in 3 giorni

 

Il primo impatto è un lieve spaesamento. Non sai se stai entrando in Oriente, in Occidente o in una versione più sobria degli Emirati. È l’“effetto Baku”: la capitale azera distesa sulla penisola di Abşeron, dove tutto sembra familiare e straniero allo stesso tempo dove, ad affascinare, è questa commistione di stili e dettagli che raccontano la sua storia.

Il volo con Azerbaijan Airways è stato il primo indizio dell’ospitalità locale: un buon pranzo caldo, un cioccolatino per darci il benvenuto, e quella gentilezza che mette subito a proprio agio. Mentre raggiungevo la città con un taxi, lo skyline appariva come una pagina illuminata dal tramonto: lampioni eleganti lungo il viale, strade ordinate, zero motorini a rompere il ritmo.

Baku si presenta moderna ma senza fretta, luminosa ma mai aggressiva, sorprendentemente armoniosa, ma il primo giorno abbiamo avuto subito un paio di imprevisti.

Avevamo scelto di dormire nella città vecchia, ma come accade nei viaggi vissuti, il primo impatto non è stato idilliaco: un’alluvione aveva danneggiato il nostro hotel il giorno prima. Ci siamo così ritrovati in una stanza seminterrata dall’odore… impegnativo; poi una corsa in farmacia per un fastidio agli occhi, Booking che decide di bloccare il mio account “per motivi di sicurezza” perdendo le prenotazioni.

Quel primo giorno è stato un po’ un inferno. Eppure, o forse proprio per questo, quella sera è arrivata la svolta. Sul rooftop del “Terrace 145”, mentre la brezza fresca ci accarezzava, un cocktail analcolico chiamato Aladino è diventato la nostra piccola rinascita. Ho espresso tre desideri. Per sicurezza.

E ora riprendiamo da dove avevamo iniziato.

 

 

Dentro Icherisheher: dove il tempo rallenta

 

Il primo mattino dentro Içeri Şəhər, la città vecchia protetta dall’UNESCO, è stato un invito a rallentare. Entrare tra le sue mura significa lasciarsi attraversare da pietre consumate, spezie, tappeti appesi alle porte, botteghe di artigiani che lavorano in silenzio. Tra la Torre della Vergine e il Palazzo degli Shirvanshah, ci siamo immersi in un Medioevo orientale di sabbia e ombre.

E poi, quasi all’improvviso, ecco comparire la Belle Époque: viali larghi, palazzi che sembrano usciti da un film francese, terrazze eleganti. Perché Baku, nel boom petrolifero dell’Ottocento, è stata anche una Parigi sul Caspio e la zona moderna che abbraccia il forte medievale è un inno all’eleganza. Girovagando, non esitare a curiosare alle bancarelle che vendono cimeli della zona e, soprattutto, di mangiare chili di fragole e melograni, sono squisiti (l’Azerbaijan è uno dei maggiori produttori di fragole!).

È una città che non sceglie: accoglie tutto e lo trasforma.

E mentre cammini lo senti: Oriente e Occidente non si scontrano, dialogano. Camminando per Kichik Qala, abbiamo scoperto piccoli ristoranti buonissimi e panifici (la mattina presto il profumo di pane caldo è un invito a girovagare), spesso nascosti dietro archi di pietra. Il tempo lì non si misura in minuti, ma in sorsi e in shisha, come al tea Garden 145.

La sera, tra luci soffuse e musica lieve, il centro medievale regala un’atmosfera unica che incanta e Piazza delle Fontane diventa un punto di incontro tra i locali. Anche la sera Baku sa sorprendere

 

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Vicoli della città vecchia di Baku
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L’atmosfera serale a Baku

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Convivenza di storia e futuro a Baku
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Quel mosaico tra vecchio e nuovo a Baku

 

La Baku moderna: linee che danzano

 

La zona moderna di Baku circonda la città vecchia, è possibile visitarla uscendo da ogni grande porta. Puoi dirigerti verso Nizami Street, la via pedonale più famosa della città, circondati da locali e negozi di lusso.

Le Flame Towers svettano come tre guardiani che proteggono la città: moderne, luminose, quasi affettuose nel modo in cui si impongono senza invadere. Per ammirarle in tutto il loro splendore, ti consiglio di dirigerti al Dağüstü park.

Altra perla da visitare a Baku è il Centro Culturale Heydar Aliyev, progettato da Zaha Hadid. Da vicino sembra una creatura candida in movimento: fluida, silenziosa, quasi respirasse. Per noi è stata una tappa imprescindibile perché in quel periodo era presente la mostra dell’artista Giuseppe Carta, un parente di mio marito.

Una parentesi che ha intrecciato radici lontane e mondi diversi.

E infine, dedica del tempo a passeggiare sulle rive del Mar Caspio, lì i giardini sono curatissimi con file di tulipani colorati. Ci siamo fermati su una panchina, con un sacchetto di fragole da gustare. A volte basta così.

 

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Modernità a Baku

 

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Bancarelle di fragole e melograno a Baku

 

 

Cosa vedere a Baku: escursioni in giornata

 

Se visiti Baku, non fermarti in città.

I dintorni della capitale sono un viaggio nel viaggio: elementi, simboli, leggende, geologia e spiritualità di questa aerea di mondo.

Noi, all’ultimo momento, ci siamo dovuti appoggiare a un tour in giornata del nostro hotel, nonostante i tempi molto serrati siamo comunque riusciti ad apprezzare ogni tappa e il prezzo era davvero irrisorio. Se non avessimo avuto tanti imprevisti il primo giorno, avremmo diviso in due mezze giornate questo giro e farlo in autonomia.

Qualora tu preferisca partire con le escursioni già organizzate, mi sono spesso appoggiata anche ai siti di Civitatis (dove trovi servizi a pagamento e free tour interessanti) e di Get Your Guide (con uno sconto del 5% inserendo il codice TRAVELPSYCH5), fornitori sicuri di esperienze in giro per il mondo.

 

 Ecco le tappe principali nei dintorni da vedere se ti trovi a Baku:

Qobustan

Una distesa arida e silenziosa. Oltre 6.000 incisioni rupestri preistoriche parlano di cacce, rituali, comunità. Un museo a cielo aperto e bambini in gita che salutano con entusiasmo.

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Incisioni rupestri, gita fuori Baku

 

Mud Volcanoes

Un paesaggio lunare, piccole bocche di fango che ribollono piano. La terra che respira sottopelle.

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Vulcani di fango, gita fuori Baku

 

Yanar Dag

Da secoli brucia sulla montagna un fuoco che brucia da gas naturale presente nella terra, come una preghiera senza parole. Marco Polo lo descrisse, ma vederlo di persona è un’esperienza unica.

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Fuoco naturale, gita fuori Baku

 

Atashgah, Tempio del Fuoco

Luogo zoroastriano del XVII secolo: silenzioso, raccolto, un ponte tra fede e natura.

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Tempio sacro, gita fuori Baku

 

Moschea di Bibiheybat

Cupole verde smeraldo che si specchiano nel Caspio. Distrutta in epoca sovietica, ricostruita come simbolo di rinascita spirituale.

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La moschea più antica, gita fuori Baku

 

Il primo pozzo petrolifero del mondo (1846)

Qui è iniziata una storia che ha cambiato per sempre Baku, il suo skyline e il suo destino.

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Il primo pozzo petrolifero, gita fuori Baku

 

 

 

Un mosaico chiamato Azerbaijan

 

Torno a casa con una sensazione difficile da nominare.

Non è solo bellezza.
È una forma di riconnessione.

Baku mi ha ricordato che l’ignoto non è una minaccia, ma un invito. Che i luoghi nuovi parlano, se lasci spazio al loro racconto con un profumo, un assaggio, un dettaglio, un panorama.

 

 

Travel Psych Tips: informazioni pratiche per visitare Baku

Comportamento, come sono gli azeri e religione

Come comportarsi

Le regole riguardano il comportamento in città e nel vivere insieme, tra cui:

  • Non è possibile attraversare le strade dove si vuole, ci sono poche strisce pedonali; per attraversare bisogna usare i sottopassaggi che sono puliti e luminosi
  • Non è possibile gettare cartacce a terra, pena una multa
  • Non è possibile sdraiarsi su quei prati molto invitanti, pena una multa
  • Le coppie girano sempre con bellissimi mazzi di fiori, prova a farci caso.

Come sono gli azeri

Gli azeri sono persone molto ospitali, discreti ed eleganti nel modo di vivere lo spazio comune.
Sono lieti di invitarti a bere un tè, salutano con gentilezza, curano con cura le aree verdi, le strade e i marciapiedi, creando un’atmosfera ordinata, collaborativa e sicura.
È un popolo caldo ma non invadente, tradizionale ma aperto, con una bellezza fatta di gesti semplici e rispetto reciproco.

Religione

L’Azerbaijan è a maggioranza musulmana sciita, con presenza di sunniti, cristiani ed ebrei. È un paese tollerante e sereno, non ci sono regole restrittive di comportamento e vestiario, l’unica indicazione è avere con sè una sciarpa per coprirsi qualora si volesse entrare nelle moschee.

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Persona gentile che mi ha regalato un succo di melograno, Baku

Come arrivare e visto

Visto: necessario, richiederlo almeno 3 giorni prima dell’arrivo. Passaporto valido almeno 6 mesi. In caso di emergenza si può richiedere un visto urgente (attenzione ai costi extra).

Volo: diretto da Milano dura circa 4h40.

 

Sicurezza e salute

Sanitaria: nessuna vaccinazione obbligatoria, le strutture ospedaliere sono moderne. Parti sempre in modo responsabile e consapevole con un’assicurazione sanitaria (uso da anni Chapka, qui puoi trovare anche uno sconto per te)

Sicurezza: Baku è molto sicura, ordinata, con persone rispettose e discrete. Prima di partire, consulta sempre il sito della Farnesina e iscriviti al portale “Dove siamo nel mondo”

 

Moneta, clima e fuso

Moneta: Manat azero (AZN), 1€ ≈ 1,92 AZN. Le carte sono accettate ovunque, ma è meglio avere con sé dei contanti per bancarelle o piccoli negozi. Ho trovato un exchange conveniente in Piazza delle Fontane.

Clima: è per lo più continentale, quindi, i migliori periodi per visitare Baku sono la primavera (quando siamo andati noi).

Fuso: UTC+4 rispetto all’Italia

 

Come muoversi

A piedi nella città vecchia e nelle zone limitrofe della parte moderna.

Con Bolt (un servizio tipo Uber) per spostarsi in aree più lontane, il servizio è economico, sicuro, comodo, basta scaricare la app.

 

Comunicare e internet

Lingua:l’azero è la lingua ufficiale, il russo è diffuso, l’inglese è poco conosciuto.

Parole utili:

    • Ciao → Salam
    • Grazie → Təşəkkür edirəm
    • Sì/No → Bəli/Xeyr

Internet: utile avere il telefono attivo per traduttore e mappe. È quasi un anno che sto usando la esim e mi sto trovando molto bene, quindi non posso che consigliarti l’eSIM Holafly (trovi anche uno sconto per te), affidabile e veloce.

 

Cosa mangiare

La cucina azera è ricca, profumata, e sorprendentemente varia, con richiami alle tradizioni persiane, turche e russe. I piatti principali si basano su carne (agnello, pollo, manzo) e verdure, spesso accompagnati da erbe aromatiche e frutta secca. Tra le pietanze che ti invito a provare ci sono:

  • Plov, il piatto nazionale a base di riso aromatizzato allo zafferano, con carne, cipolle, prugne secche e uova.
  • Dolma, foglie di vite o cavolo ripiene di riso, agnello, menta, cannella e finocchio, morbide e saporite.
  • Formaggi locali
  • Frutta fresca: fragole, melograni e altre delizie locali sono irresistibili.
  • Bevande: tè nero servito lentamente, vino georgiano, succhi di frutta freschi.

Mangiare in Azerbaijan è anche un modo per capire la cultura: il cibo è condiviso, preparato con cura e ospitalità, e ogni piatto racconta una storia di radici antiche, di terra e di profumi. I ristoranti possono sembrare piccoli e nascosti, ma spesso lì si trova l’anima autentica della città.

 

Valigia psicologica

Porta con te curiosità, apertura, lentezza, desiderio di ascoltare, disponibilità a cambiare ritmo. Baku si lascia vivere meglio da chi sa accogliere il nuovo senza paura.

Ti consiglio anche di leggere il libro Buonanotte signor Lenin di Tiziano Terzani

 

Dove dormire

Consiglio di soggiornare dentro le mura della città vecchia: comodo per muoversi a piedi e per assaporare l’atmosfera medievale. Noi abbiamo cambiato l’hotel per imprevisti, nonostante l’ottima posizione e i servizi buoni, non mi sento di raccomandartelo.

baku azerbaijan cosa vedere in tre giorni

Bancarelle stupende per le vie della città vecchia di Baku

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