I paesi del nord Europa regalano quella che per noi è l’autentica e suggestiva atmosfera natalizia, fatta dell’aria che sa di pan di zenzero, del vin brulè (o glogg) da bere sotto la neve e dei canti natalizi da ascoltare nelle piazze. È una festa che dura all’incirca un mese, a partire da Santa Lucia, in cui tutta una mitologia popolare, fatta di storie per bambini e antiche leggende, prende vita tra caminetti innevati e decorazioni bianche e rosse
Tra i piatti più conosciuti e diffusi nel paese nordico per eccellenza prevalgono i biscotti piparkakku (o pan di zenzero). Sono preparati in grande abbondanza nelle classiche forme ad albero natalizio, pupazzi e stelle, per decorare l’intero ambiente casalingo e ornare pacchetti regalo – oltre che per saziare il languorino. Comprarli all’Ikea è troppo semplice, quindi ti rimando alla ricetta da seguire che puoi vedere qui.
Mandorle a volontà sono appoggiate anche sui davanzali per far mangiare gli uccellini, in clima di puro altruismo natalizio.
La preparazione richiede dodici ore per far sì che l’impasto riposi.
La lavorazione non è meno complessa. Le famiglie più tradizionaliste si servono di:
Non sono un’esperta della cucina inglese, ma ammetto che questa tradizione in qualche modo abbia acceso una scintilla quindi ti lascio qui la ricetta del dolce anglosassone tipicamente natalizio.
La preparazione inizia il 22 dicembre con la Lotteria trasmessa dalle emittenti radiofoniche e televisive di tutto il paese.
La cena del 24, la Nochebuena, si tiene rigorosamente in famiglia a casa dei nonni con un’abbondanza di pietanze locali: dall’agnello al tacchino con frutta glassata, dallo jamòn alle ostriche, il tutto gustato con sottofondo musicale – i villancicos, canti spagnoli natalizi.
Protagonisti del Natale sono i dolci, come marzapane e torrone al profumo di cocco, limone e caffè.
Il giorno seguente, il Navidad, è occasione per gustare la zuppa di cerne e verdure (Escudella y carn d’olla) e i Polvorones, i biscotti friabili alle mandorle.
In Spagna la tradizione vuole che i bambini scartino i regali all’arrivo dei Re Magi, e non di Babbo Natale, un avvenimento celebrato con parate in strada ed anche occasione – ovviamente – per gustarsi un altro dolce tipico, il Roscón de Reyes, una ciambella da condividere calorosamente in famiglia al profumo di arancia, mandorle e frutta candita (qui la ricetta).
Questa prima tappa nel mondo culinario descrive un Natale vicino e affine a casa nostra. Un Natale da passare in famiglia, condividendo magia, calore, allegria, tradizione e tanto, tanto, tanto cibo in tavola dal profumo inconfondibile di spezie, agrumi e mandorle.
Una psicologa con la valigia sempre in mano.
Benvenuti nel blog di Psicologia del viaggio.
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