Scrivo questo post con forti emozioni nel petto perché gli incontri in Myanmar mi hanno curato il cuore dopo che si è spezzato.
Ho avuto la fortuna di visitare questo paese in un momento di pace.
E’ stato un viaggio che mi ha toccato l’anima.
Ciò che sta succedendo in Myanmar (ex Birmania) è una straziante pagina di storia che si ripete che il suo popolo non si meritava di rivivere.
Voglio raccontarti il mio viaggio così, attraverso gli incontri in Myanmar che raccontano la passione spirituale, l’amore per la terra, l’umiltà e la forza d’animo di queste persone. Non le dimenticherò mai, gli scambi con loro, gli sguardi, le parole, i sorrisi, le preghiere e i momenti conviviali.
Voglio ricordare la Birmania così, con l’auspicio che torni la pace.
In questo momento, le parole sono superflue mentre le immagini raccontano molto di più.
Buona visione
Essendo una guerra dall’altra parte del mondo, per noi può apparire lontana. Ma è proprio per questo che non possiamo restare in silenzio.
Il mio primo invito è di informarti sulla situazione attuale e di condividere le notizie per far in modo che niente passi inosservato dalla comunità internazionale. Ti consiglio di leggere la sezione Myanmar sulla rivista Internazionale in cui sono spiegate le dinamiche politiche, etniche e tumulti militari che si susseguono da ormai decenni.
La pace e la libertà sono un diritto umano
Una psicologa con la valigia sempre in mano.
Benvenuti nel blog di Psicologia del viaggio.
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