Il pranzo natalizio è un momento di socialità e famiglia.
Il “mangiare” e il “condividere”, soprattutto in questa occasione, è anche un atto sociale psicologico legato alle nostre radici culturali e storiche.
Il viaggio culinario è iniziato in Europa, ma oggi voglio cambiare continente e mostrarti altre tavole nel mondo imbandite a Natale.
Ecco quindi la seconda tappa, un mondo nuovo, un’altra tavola, un’altra tradizione.
L’eccesso e l’abbondanza tipici di questa parte di mondo, regnano sovrani anche nel periodo natalizio. Luminarie, vischio, agrifoglio e alberi natalizi proliferano in ogni angolo delle città mentre i giardini delle villette in periferia restano addobbate quasi tutto l’anno. E questo vale per ogni Stato. Se non c’è il caminetto acceso con appese in cima le calze rosse e bianche come in Pennsylvania, ci saranno le ghirlande di fiori e le lucette sulle palme come alle Hawaii, dove Babbo Natale, o meglio Santa Claus, arriva in barca anziché in slitta.
L’influenza coloniale e le comunità etniche determinano peculiari tradizioni natalizie di casa in casa, ma su una cosa sono tutti d’accordo: l’abbondanza in tavola.
Per quanto gli americani prediligano il giorno del Ringraziamento, anche Natale diventa occasione per stare in famiglia e divorare un tacchino farcito (ti rimando alla ricetta di Gordon Ramsay, chi può farlo meglio di lui?!) accompagnato da eggnog – una bevanda alcolica a base di uova, zucchero e panna, servita calda -, crema ai mirtilli e puré di patate dolci con mashmallows.
Il dolce prediletto è la pumpkin pie, piatto tipico del Thanksgiving che profuma l’aria di chiodi di garofano, cannella e zucca anche a Natale (puoi trovare la ricetta originale qui).
Per tradizione, infine, il calore famigliare spesso si sposta al calore della Florida dove il pupazzo di neve si trasforma in pupazzo di sabbia.
Un Natale estroso, goloso, e al limite dell’immaginabile.
Una psicologa con la valigia sempre in mano.
Benvenuti nel blog di Psicologia del viaggio.
Una psicologa con la valigia sempre in mano.
Benvenuti nel blog di Psicologia del viaggio.
© 2017 - Travelpsych. Tutti i diritti riservati.travelpsych.it - chiara@travelpsych.itPrivacy Policy - Cookie Policy
Design by A Digital Else.